Napoli, amore mio, hai guardato i miei occhi grondanti di acqua di mare e hai accolto i miei respiri come barche che approdano al pontile.
Hai guardato la mia solitudine e l’hai accarezzata per accoglierla tra le tue colorate vie del centro e farla abbracciare dalla tua gente.
Sei stata gentile, Napoli mia, perché hai guardato il mio dolore e l’hai preso in mano sostenendolo come si sostiene un petalo e l’hai soffiato nel cielo per lasciarlo libero dalle catene.
Mi hai guardato in faccia, Napoli mia, e ti sei chiesta fino a che punto potessi arrivare. Sono arrivato fino a te, anima calda. E tu sei il mio porto sicuro, Napoli mia.
Gianluca Stival
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