Cala il sipario e
da quanto è vicino a me,
posso sentirne forte l’odore.
È calato e ciò che resta
sono oggetti di scena sparsi
lasciati un po’ a sé stessi.
Ho l’impressione che non ci sia
nessuno qui,
che io sia l’ultimo a dover spegnere le luci
e chiudere con doppia mandata
quella porta pesante
color del buio.
Passo tra i camerini,
vedo trucchi, parrucche,
qualche sigaretta ancora fumante
e un mezzo bicchiere di whisky
che berrei volentieri
ascoltando quel vinile di Frank Sinatra
appoggiato sul bordo del tavolino.
È tutto così calmo,
sento l’eco del mio respiro.
È tutto spento,
è acceso solo il focolare nel foyer.
Lascio alla notte le sue braci ancora ardenti.
Chiudo tutto.
Due mandate,
sono le venti.
Gianluca Stival
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